La Basilica, con il convento annesso, fu data da Clemente IV ai frati passionisti e fu eretta da san Pammachio monaco intorno al 410 sull’area della casa dove abitavano i martiri da cui il nome della Chiesa.
Fu gravemente danneggiata dal Sacco dei Normanni del 1804 e nella prima metà del XII secolo fu ripristinata costruendo il campanile, il convento e il portico; ai lati della porta principale ci sono due leoni, come spesso si trova nelle entrate delle antiche chiese, come simbolo dell’ira di Dio contro le visite di persone irriverenti (tamquam leo rugens).
Nel 1216 il cardinale Savelli (papa Onorio III) creò la galleria sopra il portico e arredò riccamente la chiesa.
Sulla piazzetta antistante sorge il bellissimo campanile romanico (XII sec.) a sei ordini che poggia sulle costruzioni dell’angolo meridionale del tempio (Claudianum) dedicato all’imperatore Claudio divinizzato.

Dalla navata di destra si può scendere alle case romane (domus del I e II secolo d.C), insieme molto intricato ma affascinante dove si possono vedere affreschi e mosaici di soggetto pagano e cristiano.

I Santi Giovanni e Paolo erano due fratelli romani che, per la loro fede cristiana, subirono il martirio nel 362 probabilmente nello stesso luogo dove sorge la chiesa a loro consacrata e dove, nell’interno, sembra ci sia la pietra su cui furono decapitati. Sempre all’interno riposano i resti dei due Santi.

 

fonti:
La storia di Roma – Antares Editrice – 1999
Le chiese medievali di Roma  – Federico Gizzi – Tascabili Newton