Costruito tra il 1885 e il 1895 è uno dei tre ponti progettati dall’architetto Angelo Vescovali per collegare il rione Prati al centro di Roma e in particolar modo il Palazzo di Giustizia che sostituiva, dopo l’Unità d’Italia, i tribunali papali.
Il ponte è lungo circa 105 metri, presenta tre arcate in muratura rivestite di travertino e pietra ed ha, nel complesso, una linea leggera ed elegante.
In un primo momento doveva essere denominato “ponte dell’Orso” per la vicinanza con l’antico Albergo dell’Orso conosciuto per aver ospitato scrittori famosi come Montaigne, Gogol, Goethe e tanti altri.
Alla fine si decise di dedicare il ponte al re d’Italia e fu lo stesso re ad inaugurarlo assieme alla regina Margherita.
Oggi ponte Umberto I è un luogo privilegiato per chi vuole una vista tra le più belle di Roma; il selfie al tramonto con San Pietro sullo sfondo è quasi d’obbligo per ogni turista (ma anche per i romani magari, magari romantici).

 

fonte:
C’è un fiume che passa – Emanuela Sanna – edizioni Ponte Sisto, 2019