San Paolo fuori le Mura, chiesa anglicana, via nazionale

Negli anni a cavallo tra il 1870 e il 1871 si realizza in Italia l’Unità del Paese con Roma capitale e la città, che fino ad allora era stata governata dallo Stato Pontificio, diventa la sede di un nuovo Governo e di una nuova Costituzione che promuove la libertà di culto e la possibilità di edificare chiese non cattoliche entro le mura della città. A meno di due settimane da questo evento, il rappresentante della congregazione episcopale anglicana, il reverendo Robert J. Nevin, chiede agli Stati Uniti i fondi per la costruzione di una chiesa “entro le mura” di Roma.

Nel novembre del 1872 furono gettate le fondamenta della nuova chiesa e il 25 gennaio 1873,festa della Conversione di San Paolo, fu posta la prima pietra e i lavori affidati all’architetto inglese George Edmond Street. I lavori durarono dal 1873 al 1880 e San Paolo dentro le Mura divenne la prima chiesa episcopale anglicana in Italia, costruita all’interno delle mura capitoline.
La chiesa è realizzata in stile misto neo-romanico e neo-gotico dalla caratteristica facciata in mattoni rossi di provenienza senese alternati al travertino bianco. Il rosone della facciata raffigura i simboli dei quattro Evangelisti. L’interno della chiesa, di medie dimensioni, è a tre navate ed è decorata da colorate vetrate che raffigurano le storie della vita di San Paolo, mentre i mosaici sull’abside raffigurano scene dell’Apocalisse di San Giovanni.

Una curiosità della Chiesa è che a fianco alle rappresentazioni sacre, sull’abside compaiono anche le rappresentazioni di alcuni personaggi storici dell’Ottocento che personificano alcuni santi, per cui Sant’Andrea ha il volto di Abraham Lincoln, San Giacomo ha il volto di Giuseppe Garibaldi e San Patrizio ha il volto del Generale Grant, uno dei protagonisti della Guerra di Secessione americana.

Oggi la Chiesa è nota anche per gli eventi e i concerti che si svolgono al suo interno grazie alla sua meravigliosa acustica.

 

Fonte:   www.unblogperdue.it